Presentato dal Ministro Giovannini, ai primi del mese di agosto 2022, il Piano che governa la mobilità ciclistica in Italia per gli anni 2022-2024.
Il Piano – sinteticamente denominato PGMC – è emanato secondo quanto previsto dalla Legge 11 gennaio 2018, n.2 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” ed è parte integrante del Piano Generale dei trasporti e della logistica, finalizzato a realizzare il Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica.
Il Piano è strutturato in capitoli contenenti:
1) il quadro economico delle risorse e degli stanziamenti necessari a finanziare identificati e di competenza delle Regioni, Provincie, Città Metropolitane e Comuni;
2) gli obiettivi annuali per lo sviluppo del Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica;
3) il complesso degli interventi volti a realizzare progressivamente i tracciati ciclabili di interesse nazionale
4) gli interventi prioritari nell’ottica di definire un modello intermodale nazionale e di integrazione tra i sistemi di viabilità stradale, ferroviaria e con il trasporto pubblico locale, pianificando le linee di azione per la realizzazione a livello locale delle ciclovie che integrino i disegno della Rete Ciclabile Nazionale;
5) le linee di indirizzo amministrativo e regolamentare necessarie per assicurare un efficace coordinamento dell’azione amministrativa del Governo, delle Regioni e provincie Autonome, delle città Metropolitane e dei Comuni;
6) le modalità di promozione e partecipazione degli utenti;
7) l’identificazione delle linee di azione per conseguire gli obiettivi con particolare riferimento alla sicurezza dei ciclisti e all’intersambio modale;
8) la definizione dei modelli di verifica di obiettivi e azioni per consentire il controllo del raggiungimento degli stessi nell’arco di periodo di validità del Piano.
Il Piano è stato realizzato con il supporto di esperti del settore e rappresenta un punto di partenza per un nuovo concetto di mobilità, quella appunto c.d. dolce o micromobilità. I sistemi di Emoby sono al passo con quanto indicato nel Piano medesimo e hanno anticipato la necessità di rendere tutti i sistemi legati alla ciclabilità interconnessi e interoperabili rendendo fattibile la MaaS, con particolare riferimento alle aree urbane.
(Leggi il Piano https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-08/PG%20Mobilità%20Ciclista%20e%20allegati.pdf)